mercoledì 26 settembre 2018

Nei luoghi del commissario Montalbano



                             

                            Rita Frattolillo


Mettere piede in Sicilia è sentirsi avvolti dal rumore delle civiltà che hanno attraversato i secoli lasciando in eredità straordinaria traccia di sé nel patrimonio storico-architettonico, nelle tradizioni e nella gastronomia.
 Ma quello che ti strega da subito percorrendo la rete stradale è la successione di dolci rilievi alternati a piane sterminate coperte di agrumeti; dappertutto, le distese infinite di fichi d’india che interrompono con pennellate rosse qua e là il verde dominante. Ci addentriamo nella Sicilia orientale, terra già abitata nel III millennio a.C., calpestata da greci, romani, arabi, normanni, svevi, angioini, spagnoli e via discorrendo. Vestigia antiche, come quelle di Siracusa, Catania, Piazza Armerina, convivono con una quantità impressionante di palazzi storici -specie del Sei/Settecento- ed è grazie a loro che diverse città, come Modica e Ragusa, fanno parte del patrimonio Unesco.