L’allestimento di un museo della
guerra - progettato per esaltare la pace dopo la tragica morte di un eccentrico
raccoglitore di armi e documenti “scottanti” - getta lampi di luce su squarci
di esistenze sconosciute e impensabili che si intersecano sotto cieli e tempi
diversi. I cannoni arrugginiti, le carlinghe sfondate, le vecchie baionette, ma
anche armi esotiche come il macuahuitl (una mazza di legno ferrata usata come sciabola e arma da punta in uso
presso gli Aztechi e tutti i popoli della mesoAmerica), tutti attrezzi che la
curatrice del nascente museo, Luisa - madre ebrea incenerita a San Sabba e
padre sergente afroamericano morto a Trieste - deve allestire nelle diverse
sale, aprono scenari su storie piccole e grandi
che la coinvolgono in una strana misteriosa rete.