autoritratto di Antonio Pettinicchi |
Dissonanze e contrasti
di Rita Frattolillo
La
potente produzione artistica – pittorica e incisoria – di Antonio Pettinicchi, classe 1925, per il forte impatto esercitato
sui fruitori ha suscitato sin dagli inizi reazioni appassionate da parte di
pubblico e critica. Il più delle volte
feroce dissenso, oppure semplice sfavore, raramente condivisione. Faceva
“specie” anzitutto che il pittore portasse alla ribalta gli ultimi, la gente
diseredata e misera, ai margini della vita sociale, abbrutita dal lavoro e
segnata dalla fatica; e che lo facesse con un linguaggio espressivo mai visto
prima, distante anni luce dalla rappresentazione consolatoria e rassicurante della
classe borghese a cui aveva assuefatto la pittura accademica e tradizionale.