sabato 4 novembre 2017

IL LESSICO FAMILIARE DI RITA - recensione al libro "Le ali del Ritorno"


     
Presentazione del libro al Comune di Campobasso


di Gabriella Iacobucci


  Un racconto da lasciare in dono ai nipoti che vivono lontani, in una città del nord, scritto per soddisfare le loro curiosità e i loro perché, e che man mano prende forma e diventa un romanzo. Un omaggio alle proprie  memorie, affinché riprendano vita attraverso la scrittura.

Un genere nuovo per Rita Frattolillo,  che negli anni ha ricercato, studiato, scritto le storie degli altri: storie di parole, di dialetti, di personaggi, di donne. Questa storia di famiglia, infatti,  se  del romanzo ha la cornice letteraria, un intreccio, un finale a sorpresa,  è molto di più. E il frequente passaggio dal racconto al diario, al commento,  alla riflessione critica, che inizialmente può disorientare il lettore, esprime la varietà dell’ispirazione e della materia cui l’Autrice attinge. I suoi disegni gentili di ragazza , come quello dell’adolescente romantica scelto per la copertina,  foto di luoghi visitati durante i suoi viaggi,  immagini di dipinti amati, fanno capolino qua e là nel libro e completano il quadro di una personalità sfaccettata, appassionata e sensibile.

 Rita Frattolillo è nata in Campania, ma ha avuto in sorte il Molise come luogo in cui stabilirsi e investire le sue risorse intellettuali, e il Molise le deve molto. Ha guardato questa terra con gli occhi nuovi di chi è nato altrove, le ha offerto il suo amore per la ricerca storica, il suo gusto per la letteratura e per  l’arte, e infinite ore del suo tempo migliore,  per riscoprirne  il valore e la  bellezza.
Lo documentano i suoi saggi sui dialetti, le biografie di personaggi illustri e di donne molisane, le innumerevoli recensioni di eventi culturali e artistici…

«Principessa, lo sai che quando me ne sarò andata, toccherà a te curare le mie carte, a te le affido…»
E’ con queste parole della nonna Livia che inizia il romanzo “Le ali del ritorno”
 Che nonna Livia sia un personaggio d’invenzione,  e che questo sia l’espediente letterario  di cui la Frattolillo si serve per narrare con più libertà, si intuisce facilmente. E’ chiaro che questa nonna  colta, intelligente, vivace,  inserita attivamente nella vita della sua comunità,  che lascia alla nipote prediletta  le sue carte -ovvero la sua anima-  non è altri che l’Autrice stessa.
E “ le carte” non sono altro che  le memorie, le foto, i disegni, e le infinite pagine scritte in una vita intera dalla stessa Rita. 



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