Uno dei più grandi artisti europei di fine Ottocento,
metafora di una condizione esistenziale al confine tra eredità della tradizione
pittorica e stimoli di matrice internazionale, è in mostra al Palazzo Reale di
Milano (18-09-2014/18-01-2015).
Si tratta di Giovanni
Battista Segantini ( 1858-1899), al cui genio artistico, che è stato
riconosciuto e apprezzato dagli ambienti istituzionali, dai circoli
intellettuali e dai ceti borghesi italiani e internazionali del suo tempo, è
toccata una sorte a dir poco singolare, essere cioè “semplicemente”
dimenticato, cancellato dalla memoria nazionale. Chiederci perché questa
“dimenticanza” sia potuta accadere esula dall’intento di questo scritto, ma il
pensiero che balza immediatamente alla mente è che sicuramente l’oblio è durato
troppo a lungo, se è vero che oggi, per
colmare un debito imperdonabile nei confronti di questo talento incredibile, è
stata allestita una mostra straordinaria
̶ è la prima volta a Milano ̶ che
si deve anche all’interessamento della nipote dell’artista, Diana Segantini.