Rita Frattolillo

Lo scrittore
polacco Wlodek Goldkorn, che attualmente vive a Firenze dopo aver
lasciato la Polonia nel 1968, è autore di diversi saggi sull’ebraismo e
sull’Europa centro-orientale. Per anni responsabile culturale del settimanale
“l’Espresso”, è una voce conosciuta nel panorama culturale italiano; ha
intervistato scrittori importanti, premi Nobel, artisti, e ha narrato molte
storie, ad esclusione di quella sua. La storia di un bambino, nato nel 1952 da
genitori ebrei militanti comunisti sfuggiti
nel 1939 agli orrori delle seconda guerra mondiale, che è cresciuto nel vuoto
di una memoria familiare – quella delle deportazioni e degli eccidi di sei
milioni di ebrei – indicibile ma impossibile da dimenticare. Diventato nonno,
però, Wlodek si trova di fronte al dilemma di come trasmettere ai bambini la
memoria di un passato inenarrabile, temendo
di non saper rispondere alle loro
domande sul loro essere ebrei, sulla
Shoah, sui perché – tutti esecrabili - di vicende tanto orribili.